Metodologia Clinica

I tre momenti della tecnica della Procedura Immaginativa®

  1. Immersione nell’immaginario: nel contesto privilegiato ed autentico della relazione terapeutica (Relazione di Valori Funzionali) rappresenta il momento focale della metodologia.
  2. Analisi comparata della realtà: realizza il confronto dialettico riflessivo reciprocamente coinvolgente su dinamiche e situazioni realistiche alla luce di nuove aperture di senso dischiuse dal lavoro terapeutico.
  3. Analisi Comparata dell’Immaginario: volta alla decodificazione-chiarificazione dell’immaginato, amplia la conoscenza che il paziente ha di sé nel confronto riflessivo con il terapeuta e favorisce mutamenti, trasformazioni e armonizzazioni in cui si esprime la dialettica in divenire conscio-preconscio-inconscio.

 

La relazione di valori funzionali

un rapporto intersoggettivo basato sui valori della reciproca affettività, avente funzione terapeutica, costituisce il setting terapeutico ed implica il concetto di Alleanza Terapeutica tra l’operatore e la parte sana dell’Io del paziente.

Il realizzarsi dell’alleanza terapeutica rappresenta il momento in cui il “paziente interiorizza la funzione di aiuto del terapeuta e nel terapeuta si è organizzata “un’immagine” del relazionarsi del paziente ed un ipotesi di intervento

Ambiti di applicazione della Procedura Immaginativa®

Le applicazioni spaziano dallo sviluppo della parte sana della personalità, permettendo l’emergere e l’attuazione delle potenzialità inespresse in soggetti normali e nelle problematiche del ritardo evolutivo e dell’Handicapp, all’utilizzo in psicologia preventiva nel rinforzo delle parti sane dell’Io che può essere operato all’emergere dei primi segni di sofferenza, prevenendo l’instaurarsi di quadri francamente psicopatologici.

La Procedura Immaginativa®

La Procedura Immaginativa® di R. Rocca e G. Stendoro è una tecnica di intervento psicologico centrata sull’Immaginario e sulla produzione immaginativa all’interno di un rapporto umano metodologicamente orientato tra terapeuta e paziente.

Oggi la tecnica Rocca Stendoro si inquadra come “metodo psicoterapeutico post-freudiano”ad orientamento psicodinamico (in quanto interagisce e mobilizza energie psichiche) centrata su ”l’analisi della produzione e rappresentazione immaginativa”.

L’universo di sogni, ricordi, associazioni, riflessioni, energie emotive, sensazioni ed energie corporee, relazionati coi linguaggi della comunicazione conscia, preconscia, inconscia rappresentano la dialettica propulsiva della cura, oltre all’utilizzo dell’immaginario nelle sue declinazioni (onirica, procedura immaginativa® e pittografica operano nel tempo dei due inconsci coinvolti)